Roma, 14/05/2025
L’Associazione Italiana Osservatori Calcistici (AIOC) desidera esprimere la sua profonda preoccupazione e condanna per le recenti rivelazioni emerse nella trasmissione “Le Iene” nel servizio “Per giocare da professionisti basta pagare?”.
I soggetti coinvolti nella vicenda in questione non possono esser definiti Talent Scout poiché consulenti di sedicenti agenzie procuratorie. L’AIOC condanna e prende le distanze da ogni pratica illecita di richiedere denaro alle famiglie per far giocare i ragazzi nei club professionistici.
L’AIOC sottolinea come tale illecita condotta sia inaccettabile e contraria ai principi etici, meritocratici e sportivi che guidano la nostra categoria e che dovrebbero guidare il mondo del calcio.
In conclusione AIOC ci tiene a sottolineare che lo scout è colui che ricerca, valuta e sceglie calciatori ai club come un valore aggiunto mediante un processo di identificazione e valutazione specifiche portando informazioni dettagliate sulle loro abilità e caratteristiche fisiche, tecniche, tattiche e caratteriali e non permetterà mai che tali personaggi mettano in cattiva luce la nostra categoria che invece svolge il proprio lavoro con tanta dedizione, serietà e passione.
Distinti Saluti
Segreteria A.I.O.C.




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